Chitarra semiacustica ELISE GG
Sistema Vari-Coil, mini humbucker e tailpiece da archtop insieme a una spalla sagomata nel top fiammato per raggiungere facilmente gli ultimi fret della tastiera in ebano fanno della GG MKII dedicata a Gordon Giltrap una semiacustica thinline a cavallo tra stile classico e approccio moderno.
La Black Label, il top della produzione Fret-King, si arricchisce di una nuova signature. La GG MKII è l’aggiornamento della chitarra già disegnata alcuni anni fa dalla squadra di Trev Wilkinson insieme al chitarrista Gordon Giltrap e rappresenta un punto d’incontro tra liuteria elettrica vecchia scuola e suonabilità al passo coi tempi, grazie ad accorgimenti come una spalla inferiore smussata per accogliere al meglio le dita sugli ultimi tasti e un’elettronica resa versatile dai voicing del sistema di splittaggio graduale Vari-Coil Fret-King.
La nuova Fret-King ha un body formato da due parti cave di mogano con un top in acero figurato. Le due buche a effe, affusolate nelle forme, permettono di sbirciare all’interno una cassa sottile, ideale per ridurre il feedback dal vivo e non impicciare il musicista quando si suona in piedi.
Il manico in mogano è incollato, misura un diapason da 24,75 pollici ed è abbinato a una tastiera in ebano intorno alla quale corre un binding chiaro, ripreso lungo i contorni del top e interrotto dal capotasto, anch’esso in tinta e con la scorrevolezza che la grafite sa garantire.
I fret sono 22, di misura medium jumbo e segnati da dot bianchi in madreperla sintetica, a spiccare sui toni scuri preferiti dall’artista, il nero della paletta e il bruno che diventa rossiccio nel burst della cassa.
Elettronica e hardware sono, naturalmente, di produzione Wilkinson e Fret-King, con un set di WJ55 sulla paletta, un ponte in stile tune-o-matic con tailpiece da archtop in metallo e legno e una coppia di magneti a doppia bobina sotto due cover cromate.
Al ponte c’è un humbucker Fret-King WVC, mentre al manico compare un mini humbucker WDG, per restituire un timbro brillante e comunque definito nonostante il tono morbido ricercato dallo strumento nel suo insieme.
I controlli sono minimali, con un volume posizionato appena al di sotto del ponte per trovarsi a portata di mignolo quando serve, un tono master e un controllo Vari-Coil, accanto al canonico selettore a tre posizioni.